CICLISMO,aumentare la tolleranza all'acido lattico.

I ciclisti impegnati in sforzi anaerobici lattacidi (salite a ritmo gara fuori soglia,accelerazioni, continue in salita,partenze veloci come nella mtb xc) sono costretti a gareggiare in condizioni di massima produzione ed accumulo di lattato. La prestazione dipende quindi dall’efficienza del metabolismo anaerobico lattacido e dai sistemi di smaltimento a livello ematico,muscolare ed epatico.

Lo scopo di una preparazione atletica ciclistica mirata al miglioramento di queste caratteristiche è quello di saturare i muscoli di acido lattico in modo tale che si abituano a lavorare in condizioni di forte acidità. Contemporaneamente tale approccio migliora l’efficacia dei sistemi tampone ematici (bicarbonato) nel neutralizzare l’acidosi del sangue ed il suo riutilizzo.

 

Psicologicamente,molte volte erroneamente, interviene quel limite mentale che porta l'atleta a non superare mai la presunta soglia anaerobica,proprio perche' porterebbe ad un blocco muscolare e calo di prestazione,questo è un muro da abbattere poiche' limita le possibilita' di crescita di performance dell'atleta.

Una delle tecniche di allenamento che utilizzo con gli atleti avanzati, per ottenere un miglioramento della prestazione anaerobica lattacida è quella del lavoro intermittente in salita,che pero' deve essere anticipata nei mesi precedenti dai lavori di potenziamento in salita,lavori alla sogli anaerobica,ecc,un esempio: eseguire 2 volte a settimana su una salita del 5-7% medio,la 1a settimana 5 sprint massimali da 20" ,subito seguiti da 40" a frequenza di soglia anaerobica a 75 rpm,la 2a settimana 7 sprint,la 3a settimana 9 sprint,la 4a settimana scarico 3 sprint,ovviamente sono lavori molto pesanti indicati a chi è bene allenato

L’acido lattico viene smaltito nel giro di 2 / 3 ore, e la sua quantità si dimezza ogni 10-30 minuti a seconda dell’allenamento e della quantità di acido lattico prodotto.

Da sfatare alcuni luoghi comuni errati sull’acido lattico. Il dolore muscolare che si avverte un giorno o due giorni dopo l' allenamento non è assolutamente dovuto da un accumulo di acido lattico,perche' lo smaltimento dell’acido lattico avviene in circa trenta minuti se faccio un defaticamento e in un’ora se non faccio il defaticamento.

I dolori muscolari che si avvertono nei giorni successivi all’allenamento sono dovuti a microlesioni tessutali delle fibre muscolari e produzioni di sostanze che stimolano i recettori del dolore (ischemia muscolare da allenamento, microtraumi del tessuto connettivale e di quello tendineo)