Il Test Genetico per la Salute Nutrigene plus

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L'UNICO TEST GENETICO AFFIDABILE

PER CONOSCERE :

 

 

Intolleranze alimentari: sensibilità al lattosio

 

Il lattosio è digerito da un enzima chiamato lattasi - in molte parti del mondo la presenza di questo enzima diminuisce in modo significativo con la crescita e dopo i primi anni la sua scarsa presenza rende difficile digerire il lattosio.

In Europa una variazione genetica produce la persistenza della lattasi, ovvero la capacità perdurante di digerire il lattosio con il crescere dell’età.

 

Intolleranze alimentari: sensibilità al glutine

 

Alcuni geni che codificano le proteine coinvolte nella risposta del sistema immunitario agli antigeni (batteri, corpi estranei, ecc.) sono anche coinvolti nel meccanismo che determina l’insorgere della celiachia.

Questa è una particolare forma d’intolleranza permanente alla gliadina, una frazione proteica della farina di grano, dell’orzo e di altri cereali.

Testando questi geni si può avere un’idea circa la predisposizione di un soggetto a sviluppare la malattia celiaca.

 

Sensibilità agli zuccheri ed ai carboidrati raffinati

 

Il cibo consumato viene normalmente assorbito nel circolo ematico sotto forma di zuccheri quali glucosio, grassi e altre sostanze di base.

Un incremento del glucosio nel circolo ematico comporta il rilascio dell’ormone insulina da parte del pancreas.

L’insulina si lega alle cellule da dove facilita il trasferimento del glucosio dal circolo sanguigno alle cellule per un immagazzinamento sotto forma di glicogeno e, successivamente, per un utilizzo da parte delle cellule dell’organismo come fonte di energia.

La resistenza all’insulina si riferisce a una riduzione della capacità delle cellule dell’organismo di rispondere all’azionedell’ormone insulina. Per compensare questa carenza il pancreas secerne più insulina, con conseguenti alti livelli di insulina nel sangue.

Studi medici dimostrano che la sensibilità all’insulina svolga un ruolo molto importante in alcuni dei disordini più comuni, tra cui il diabete di tipo 2, l’alta pressione del sangue, le patologie cardiache e la disfunzione del metabolismo dei grassi.

Diversi studi scientifici hanno esaminato le relazioni tra geni, ambiente e stile di vita, in merito al trasporto e al metabolismo del glucosio, alla glicemia e alla sensibilità all’insulina.

I geni emersi come importanti da tali studi sono stati inseriti in questo pannello. Avendo un effetto additivo, essi permettono di calcolare un punteggio genetico utile per modificare i livelli di carboidrati raffinati e di fibre raccomandati per la tua dieta.

 

Metabolismo dei lipidi

 

Moltissimi studi hanno evidenziato il ruolo di diverse varianti genetiche nel modo in cui l’organismo metabolizza i grassi introdotti con l’alimentazione (grassi saturi e insaturi).

I processi biologici coinvolti comprendono l’assorbimento da parte dell’intestino, il trasporto nel sangue, l’immagazzinamento e la trasformazione in energia.

Le ricerche che hanno studiato la relazione tra alimentazione, stile di vita e fattori genetici hanno dimostrato chiaramente che l’effetto di queste variazioni genetiche in grado di modificare il tuo profilo lipidico, ad esempio alzando o abbassando il colesterolo, dipende da fattori ambientali, in particolare dal tipo di grassi presenti nella dieta e dalla loro quantità.

Questi geni hanno un effetto additivo e permettono quindi di calcolare un punteggio genetico che consentirà di apportare modifiche salutari alla tua alimentazione.

 

Detossificazione

 

La detossificazione è quel meccanismo attraverso il quale il corpo elimina tossine, cioè le porta fuori attraverso gli organi emuntori.

Questo processo è fondamentale per la nostra salute. La capacità del corpo di detossificarsi dall’accumulo di scorie è regolata dai nostri geni.

Alcuni sono protagonisti della produzione di glutatione (isoenzima detossificante) che catalizza le molecole tossiche rendendole meno reattive e più facilmente eliminabili dal nostro organismo.

Conoscere il grado di detossificazione del nostro organismo è importante e ancor più sapere quali alimenti possono ridurre od aumentare l’espressione genica e la produzione degli enzimi responsabili della detossificazione.

 

Stress ossidativo

 

L’attività antiossidante è una componente fondamentale del sistema di difesa del corpo umano. Come sappiamo, l’ossigeno è essenziale per la vita, ma può anche generare molecole altamente reattive e potenzialmente pericolose, chiamate “radicali liberi”.

I radicali liberi possono fortemente danneggiare il nostro organismo; attaccano infatti DNA, proteine e grassi presenti nelle nostre cellule.

I radicali liberi sono stati associati a una varietà di disordini di salute comuni, inclusi malattie cardiache, infiammazioni croniche e cancro, oltre a processi di invecchiamento rapido.

Il nostro organismo possiede delle difese immunitarie contro i radicali liberi, geni che producono enzimi antiossidanti, che neutralizzano queste molecole altamente reattive.

Nella nostra analisi potremmo identificare determinate varianti nei geni che producono e regolano tali enzimi antiossidanti. Queste varianti potrebbero essere indicative di un’attività alterata di tali enzimi e quindi i radicali liberi presenti nel tessuto corporeo potrebbero non venire neutralizzati in modo efficace.

 

Infiammazione generale

 

L’infiammazione è una risposta essenziale e protettiva messa in atto dai tessuti dell’organismo in presenza di malattie, ferite, infezioni o in presenza di una proteina responsabile di reazioni allergiche.

Ad esempio, l’arrossamento o il gonfiore intorno a una ferita o un’area infetta segnalano che è in atto un processo normale di riparazione di un danno subito dall’organismo. Esistono numerosi geni che regolano il processo infiammatorio dell’organismo.

Normalmente, una volta completato il naturale processo di riparazione, questi geni non esercitano più alcuna funzione fino a quando non saranno nuovamente necessari per far regredire un’infiammazione. Alcune volte, tuttavia, questi geni rimangono in funzione oltre il periodo dovuto e possono provocare reazioni troppo forti o non necessarie.

I processi infiammatori si verificano anche a livello venoso e del tratto intestinale nel caso di ateriosclerosi o di malattie infiammatorie dell’intestino. Vi è anche un livello di infiammazione basale, infatti molti processi di routine nel nostro organismo coinvolgono molecole infiammatorie; esse ad esempio sono presenti nella distruzione e ricrescita di tessuti ossei.

È questo livello basale di infiammazione che è particolarmente interessante per la nutrigenetica.

Il processo infiammatorio è una cascata di eventi che coinvolgono l’azione di geni e di reazioni biochimiche, tutte culminanti nella produzione di molecole che contribuiscono al processo infiammatorio.

 

Metabolismo Vitamine B (salute del cuore)

 

Perché le vitamine del gruppo B e l’acido folico sono importanti per il vostro organismo?

Le vitamine sono delle molecole organiche essenziali per il metabolismo normale, la crescita e lo sviluppo, e per la regolazione della funzione cellulare.

Poiché le vitamine generalmente non possono essere sintetizzate dalle cellule umane, le vitamine essenziali devono essere fornite attraverso il cibo o gli integratori.

Certe vitamine del gruppo B sono particolarmente importanti e lavorano insieme all’acido folico per mantenere il cuore in buona salute. La salute del cuore dipende da un complesso equilibrio di fattori ambientali, dietetici e genetici.

Alcuni geni sono coinvolti nel metabolismo delle vitamine B6 e B12. Il gene MTHFR, ad esempio, influenza i livelli di omocisteina nel sangue ed alti livelli di omocisteina possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.

Un fattore importante nella regolazione dei livelli di omocisteina entro valori normali, è la presenza di valori ottimali di vitamina B, incluso acido folico, B6 e B12.

 

Metabolismo Vitamina D (salute delle ossa)

 

Il gene VDR è responsabile del corretto metabilismo di questa importante vitamina.

La Vitamina D aiuta a mantenere i normali livelli di calcio e fosforo nel sangue e l’assorbimento del calcio, e inoltre permette la formazione di ossa robuste.

Sebbene questa vitamina sia presente in certi cibi, essa può anche essere prodotta nella pelle, in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti del sole.

Senza la vitamina D, le ossa diventano sottili, fragili, molli e deformi. A lungo termine la deficienza di vitamina D aumenta il rischio di osteoporosi e fratture.

Recenti studi dimostrano che correggendo la deficienza di vitamina D con opportune modifiche nella dieta e l’uso di integratori, si può conservare intatta la densità delle ossa.

Il gene VDR è responsabile di un corretto metabolismo della vitamina D.

 

Sensibilità al sale

 

Il sale è fatto di sodio e cloruro. La quantità di sodio è molto importante poiché può causare l’aumento della pressione sanguigna in coloro che sono geneticamente predisposti.

Da tempo agenzie governative hanno insistito sull’importanza di ridurre il sodio assunto a 2300 mg o meno al giorno.

Tale quantità corrisponde ad un cucchiaino di sale al giorno in totale.

In generale i cibi acquistati tendono ad avere un alto contenuto di sale, per questo motivo è importante essere consapevoli della quantità che ingeriamo ogni giorno.

Per coloro che soffrono di pressione alta, è fondamentale ridurre drasticamente l’assunzione di sodio.

L’analisi genetica indica la predisposizione ad un’aumentata o meno sensibilità al sale.

 

Sensibilità alla caffeina

 

La caffeina è un alcaloide, la sua conformazione chimica, anche a bassi dosaggi interagisce con specifici recettori biologici regolatori del sistema cardiovascolare, endocrino e nervoso.

Questa interazione favorisce il rilascio di due ormoni chiamati adrenalina e noradrenalina che facilitano l’aumento del metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e della frequenza respiratoria, incrementando così l’ossigenazione del sangue.

La genetica ha evidenziato come persone che metabolizzano lentamente la caffeina, secondo il gene CYP1A2 siano associate ad alto rischio di infarto e, di come questo rischio aumenti in rapporto al numero di tazze di caffè consumate al giorno.

Al contrario, chi ha la versione del gene che viene associata ad un rapido metabolismo della caffeina risulti protetto dal rischio di infarto, a meno che non si abusi di tale sostanza.

 

Sensibilità all'alcol

 

L’alcool-deidrogenasi 1C metabolizza l’alcol formando acetaldeide, un composto tossico che è responsabile di alcuni effetti negativi dell’eccessivo consumo di alcol, e che viene metabolizzato da un altro enzima chiamato aldeide-deidrogenasi in una sostanza non tossica.

La variante testata nel NUTRIgene PLUS provoca cambiamenti della sequenza aminoacidica che modificano l’efficienza dell’enzima.

 

 

Il tuo RDA (Macro e Micro Nutrienti necessari giornalmente)

 

Vedi  tabella sottostante

 

 

DIET – Controllo del peso

 

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante nello studio dei nostri geni, e ora sappiamo molto su come questi interagiscono con la nostra alimentazione e il nostro stile di vita.

In particolare, è ormai chiaro che la genetica influenza direttamente l’aumento o la perdita di peso, determinando di fatto il successo a lungo termine di qualsiasi dieta dimagrante.

Tutti noi conosciamo persone che sembrano non ingrassare mai, pur mangiando a volontà qualunque tipo di cibo, ma esistono anche individui meno fortunati, che invece aumentano di peso con estrema facilità. Queste differenze sono ascrivibili – almeno in parte – al nostro DNA, con le sue piccole variazioni genetiche che ci distinguono l’uno dall’altro.

Ogni giorno viene proposta e pubblicizzata una nuova dieta particolarmente efficace, ma la verità è che una dieta perfetta ancora non esiste. Comunque, la ricerca è arrivata ad alcune conclusioni: gli studi dimostrano che i migliori risultati possono essere ottenuti con diete povere di grassi saturi e di carboidrati raffinati, e mediamente ricche di proteine e di grassi mono- e poli-insaturi.

Attraverso lo studio del DNA è possibile elaborare diete ancora più efficaci, perché progettate in base allo specifico profilo genetico del paziente. In uno studio recente pubblicato sulNutrition Journal, è stato dimostrato che seguire un regime alimentare personalizzato migliora la capacità di perdere peso a lungo termine, e di consolidare nel tempo i risultati ottenuti.

NUTRIgene PLUS nella sezione DIET valuta in base al vostro profilo genetico:

  • Sensibilità ai carboidrati
  • Sensibilità ai grassi saturi
  • Livello consigliato di attività fisica

 

 

Un test genetico fornisce a te, al tuo medico curante e al tuo specialista un potente strumento di analisi per il mantenimento o il miglioramento della tua salute, con soluzioni personalizzate più efficaci e con minori controindicazioni.

 

Il Test Genetico è realizzato dal prof. Keith Anthony Grimaldi PhD,genetista di fama mondiale, grazie ai suoi test genetici ed alle sue ricerche decennali, i progressi della scienza medica sono al servizio della nostra salute, fondatore di Eurogenetica, società nata direttamente dal progetto Eurogene.

Eurogenetica osserva un rigoroso codice di deontologia, sviluppato proprio durante gli anni del progetto Eurogene, alfine di garantire la validità scientifica, nonché clinica, dei suoi test.

 

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Sotto alcuni esempi presi da un Test Dna

Esito test dna sulla sensibilita' ai carboidrati raffinati
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Esito del test dna sulla celiachia
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Esito test dna salute del cuore
Esito test dna salute del cuore
esito test dna vitamine per la salute del cuore
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